Torino, 14 giugno 2013
FINALI NAZIONALI UNDER 17, LA PIRAMIS TORINO KO DOPO LA MEZZORA
Per mezzora la Piramis tiene botta alla fortissima Bologna, quindi nei primi 2’ del quarto periodo le torinesi vanno in tilt e la semifinale-scudetto rimane un sogno. Troppo pochi i 14 punti messi a segno nel secondo tempo (5 soli nella frazione conclusiva), a giocarsi la chance di approdare all’atto conclusivo delle Finali nazionali abruzzesi sarà la Fortitudo Rosa.
A Torino, che vince la lotta a rimbalzo ma segna appena 23 degli 81 tentativi dal campo e paga a carissimo prezzo il saldo in rosso tra perse (20) e recuperi (2), vanno comunque gli applausi per averci provato senza alcun timore e con le giuste motivazioni fino a che le energie fisiche e mentali gliel’hanno consentito.
Al 2-7 di Russo, di prima intenzione da 3 dopo un rimbalzo offensivo catturato da Landi, risponde Caron, pure lei dall’arco: 5-7 al 2’. La Piramis passa a zona 2-3, Bologna attacca sempre con scelte lucide ed efficaci scarichi sulle esterne: sul 5-15 del 5’, autrice ancora Russo dall’angolo, coach Salvemini ferma tutto e ci parla sopra. Al rientro Vitari, da tre, e Landi trovano modo di fare ancora male alla zona torinese: 7-20. Sul fronte opposto in area non c’è un centimetro praticabile e i tiri della Piramis, oltre ad avere poca fortuna, non hanno quasi mai seguito a rimbalzo. Una bomba in diagonale di Gallucci rompe un digiuno di 4’. Alla distanza la zona torinese si fa più compatta e comincia a dare benefici e, nel contempo, parecchi fastidi alla circolazione felsinea, Caron è pronta ad imbucare una tripletta e al 13’ la Piramis è di nuovo in piena corsa: 17-23 (break di 7-0). Anche Bologna opta per la 2-3, subito perforata da un missile di Michelini: 22-26 al 16’. Ora la Piramis non regala più rimbalzi nel pitturato di competenza, ma Albano e Tarsia falliscono l’ulteriore avvicinamento e Russo punisce sempre in diagonale sinistro, sempre da tre: 22-29. La rimonta è però solo questione di tempo: azione offensiva insistita della Piramis, gli errori al tiro da sotto sono ben 3, altrettanti i rimbalzi in attacco: sull’ultimo, taglio dentro di Albano che segna e subisce fallo: il 2+1 porta Torino a -2 a 38” dalla pausa: 27-29. Ancora un rimbalzo difensivo di Torino, Albano (12+10 rimb.m a 5/15 da due) è sola poco oltre l’arco, spara quasi sulla sirena portando avanti la Piramis: 30-29 (20-9 per Torino il parziale di frazione).
Sempre a zona pari la squadra di Salvemini s’inceppa in attacco in avvio di terza frazione segnando appena un punto in oltre 4’. Un pericoloso campanello d’allarme, anche se Bologna si rimette davanti senza però dare l’impressione di saperne approfittare: 31-34. Tarsia (13 rimb.) sblocca le blustellate con un rimbalzo su errore di Gallucci, e poi, dopo due minuti in bianco, rimette la Piramis a -1: 35-36. In una frazione che difficilmente passerà agli annali del basket, agli errori in serie dalla lunetta di Bologna, Torino oppone un libero di Chiabotto (12 rimb., ma 2/14 d due) e impatta a quota 36 al 29’. È l’ultimo vero sussulto della serata per le piemontesi.
Cinque perse contro il pressing nelle battute iniziali dell’ultimo periodo e la gara prende la via di Bologna, cinica a colpire le disattenzioni altrui con ficcanti contropiede: il canestro in arresto-e-tiro di Cabrini costringe Torino al time-out sul 38-43 al 32’. La Fortitudo non si ferma e sale fino al 38-47. Sotto costante pressione le subalpine stringono i denti (42-49) ma non hanno freddezza e lucidità necessarie in fase conclusiva per concretizzare le tante occasione che la gara propone ancora per giocarsela fino in fondo: gol fallito, gol subito, la tripla di Russo al 37’ (42-52) ripone nel cassetto i sogni di gloria della Piramis.
PIRAMIS TORINO-FORTITUDO ROSA BOLOGNA 44-62
Parziali: 10-20, 30-29, 38-39
TORINO: Caron 7, Tarsia 8, Ramella, Ramellini, Albano 12, Michelini 3, Tunzi 2, Gallucci 3, Chiabotto 5, Tosetto, Lambo , D’Ambrosio 4. All. Salvemini.
BOLOGNA: Ballirano, Landi 9, Vespignani 9, Venturi, Iannelli, Capelli 2, Cabrini 13, Russo 19, Vitari 6, Angelini 4. All. Annuziata.
Ufficio stampa: Beppe Naimo