Torino, 9 aprile 2017
Una tripla di Chiotti a 8 secondi dalla fine regala all’Auxilium CUS il derby sul campo della 5 Pari e, complici i capitomboli esterni di Trecate e Bra, anche il terzo posto in classifica.
I gialloblu di Arioli raggiungono e superano i ticinesi in virtù della migliore differenza-canestri negli scontro-diretti e si lasciano alle spalle Abet, 5 Pari e Borgomanero (squadre con cui sono in vantaggio in caso di arrivo a due o plurimo).
Al termine della stagione regolare mancano due turni e tutto può ancora succedere ma la soddisfazione, per il successo nella stracittadina e per il piazzamento in graduatoria, ripaga i gialloblu dei tanti sacrifici fatti per arrivare ad essere così competitivi nel momento più importante della stagione.
Dopo la sosta pasquale gli impegni con la Casale Basket (alla Panetti) e Il Canestro (ad Alessandria) scriveranno l’ultima parola su una prima parte di stagione che, qualunque siano gli esiti, è stata clamorosamente positiva per i cussini. Di certo ben oltre le più rosee aspettative della vigilia che li vedevano sì tra le outisder ma non pronosticati ad un ruolo così da protagonisti.
Un derby nel complesso brutto, costellato di errori, nervoso (ma corretto), ruvido, ma pieno zeppo di emozioni nella sua parte finale quello giocato alla Moncrivello.
Avvio sentito e confuso. La Cinque ci prova a ripetizione e non trova il canestro. L’Aux CUS è attento in difesa, perde per frenesia un paio di palloni in attacco e si porta a condurre: 2-4 al 3’. Il primo vantaggio dei padroni di casa lo sigla Rispoli, da tre. Lo imitano poco dopo Vetrone su un versante e Di Matteo sul’altro, ma le conclusioni pesanti sono il classico sparo nel buio.
I padroni di casa difendono in pressione, gli ospiti scelgono invece la posizione: hanno ragione entrambi, con Chiotti per il +3 cussino dalla lunetta e Sacco autore nel finale di quarto di una giocata delle sue dalla media e di un contropiede facile facile dopo rubata a metà campo: 12-11.
Il volume sostenuto della pressione biancoverde crea qualche grattacapo in più ai gialloblu nelle battute inaugurali del secondo quarto. Nel frangente i ragazzi di Arioli non sono impeccabili neppure nelle rotazioni e negli scivolamenti e concedono spazi sugli esterni a tiratori temibili come Quaglia e Rispoli: la doppia triple vale il 18-14, e la Cinque potrebbe anche andarsene se Sacco non sprecasse entrambi i tiri dalla linea.
Sul versante offensivo l’Auxilium CUS muove la palla senza sbocchi, trova un paio di falli nella stessa azione e al 14’ può già beneficare del bonus (andrà però una sola volta in lunetta nei minuti che portano all’intervallo).
Capitan Campanelli sblocca le due squadre dall’imbarazzo di 3 minuti pieni di soli errori, e non soltanto in fase di conclusione. Al pressing la Cinque inizia ad abbinare la zona, i cussini sparano a vuoto (anche 3 volte nella stessa azione) e l’ex Sacco li rimette a -5: 21-16.
Gli ultimi 4 minuti e mezzo del tempo sono però tutti dei cussini: con l’andare delle azioni gli ospiti prendono sempre più le misure e soprattutto crescono in autostima. Tre di Di Matteo riportano la gara in parità, Russano sposta in avanti il punteggio di una unità a gioco fermo, infine Campanelli ne aggiunge altri 3 quando al riposo mancano 10 secondi: 23-27.
Che le vele cussine siano spiegate nella migliore direzione del vento lo confermano i primi 5 minuti della ripresa. I gialloblu coinvolgono due volte Marengo nel colorato avversario e il lungo ripaga la stima con un canestro da sotto e un bel assist per il rimorchio di Campanelli. Che alla realizzazione ci aggiunge pure il libero per il fallo subito: 25-32.
Per altre due volte l’Aux CUS tocca il +7 - ancora con Marengo, stavolta dalla lunetta, e ancora con Campanelli, in uno contro uno -, quindi sull’ennesima persa dalla Cinque, Russano buca la retina con un deciso step back.
In chiara difficoltà ad imbastire il gioco – gli aiuti gialloblu sono nel frangente al limite della perfezione, così come il taglia-fuori e la velocità nei ribaltamenti di fronte – la Cinque incassa ancora: la lunga circumnavigazione dell’area avversaria porta la sfera in mano a Chiotti che fa le prove generali del tiro decisivo: solo rete sulla sirena dei 24 secondi e massimo vantaggio esterno sul 29-41 del 26’.
I padroni di casa ripassano a zona e stavolta per restarci fino alla fine del match. Campanelli ribatte a Rispoli dalla lunga distanza (35-44), ma la lucidità con cui i cussini attaccano lo schieramento di casa si riduce a vista d’occhio con il passare dei minuti. Fino a spegnersi del tutto nel quarto periodo.
La 5 Pari si avvicina con Rispoli fino al -1, Conti dall’angolo fa 44-47.
E qui la gara entra in una fase di uno spessore emozionale pazzesco. Vetrone segna un solo libero, Sacco si fa spazio in area e prima trova il -1, quindi in fotocopia realizza il sorpasso: 48-47.
Per 4 lunghissimi minuti i gialloblu spengono il cervello, girano in automatico, ignorano qualunque tentativo di attaccare la zona appoggiando il pallone dentro e smitragliano a salve da lontano: trattasi per lo più di tiri aperti e senza toppo contrasto – in una stessa azione ne piazzano addirittura 3 – ma la palla non ne vuole proprio sapere di entrare.
Il totale è impietoso: 0 su 11, figlio di almeno 5 mani diverse. Ma il sorte è cieca, e spesso lo è anche di più: così quando il sorpasso di Sacco sembra girare la partita verso i padroni di casa, ecco la tripla tanto cercata: di Russano il 48-50 quando alla fine mancano 2 minuti.
Sacco mette soltanto uno dei due liberi guadagnati in avvicinamento e concede a Di Matteo l’ennesima chance della serata dall’arco. Ancora sprecata, ribaltamento, l’altro ex Murta si arresta e deposita il morbido tiretto del 51-50.
Mancano 40 secondi. L’Aux CUS prova la palla in post per Marengo, che prende posizione: alle sue spalle Vetrone cade a terra. Già richiamato in precedenza in un altro paio di contatti sospetti, l’ex cussino si vede fischiare un pesantissimo tecnico per simulazione: Russano segna il libero punitivo, poi sull’extra-possesso gli ospiti cercano il varco buono, la Cinque avrebbe anche un fallo da spendere ma sceglie di difendere e chiude tutto, passaggio a Chiotti, palleggio affrettato per equilibrare il corpo e rasoiata dritta dritta nella retina: 51-54.
Time-out e rimessa in attacco dei padroni di casa con 8 secondi da giocare: ci prova da tre Rispoli, ferro, smanacciata di Quaranta per Vetrone che si alza per il frontale del pareggio, la sfera rimbalza a flipper tra tabellone e ferro, rimbalzo di Murta, l’errore da sotto arriva proprio sul suono della sirena.
5 PARI TORINO-AUXILIUM CUS TORINO 51-54
Parziali: 12-12, 23-27, 39-44
5 PARI: Murta 2, Ventricelli, Mangone n.e., Quaranta 3, Quaglia 3, Sacco 15, Rispoli 16, Pepino 2, Migliori n.e., Vetrone 10, Viggiano. All. Rossin.
TORINO: Marengo 6, Chiotti 11, Russano 11, Bottiglieri, Ripepi, Di Matteo 6, Campanelli 13, Conti 3, Stola, Bianchelli 2, Crespi 2, Nicoletti n.e. All. Arioli.
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Beppe Naimo