mercoledì 14 giugno 2017

SERIE D: La GeneaBiomed più brutta dell'anno perde gara due



OASI LAURA VICUNA 51
GENEABIOMED CHIVASSO 49
(9-17; 26-35; 41-44)

OASI LAURA VICUNA - Mazzetto, Dabbene 10, Motta 12, Mecca 11, Pasquero 1, Fasson 6, Pazi 2, Martinetto 3, Cordero 6, Balestrieri. All. Musto
GENEABIOMED CHIVASSO - Vai 8, Morello 3, Oradini 6, Vettori, Cester 4, Baldin 7, Paladini 7, Arias 3, Delli Guanti 2, Tardito 9, Russo n.e., Tapparo n.e.. All. Tardito, A.All. Grasso.
ARBITRI - Sig.ri Lleshi di Alessandria e Mamone di Novara.

CHIVASSO. La GeneaBiomed più brutta dell'anno va al tappeto come un pugile frastornato, abbattuta dal Oasi Laura Vicuna, perde gara 2 per 51-49 e si vede agganciare sul 1-1 nella serie al meglio delle cinque partite. Una sconfitta dura da digerire, ma ampiamente meritata alla luce del non gioco espresso nella seconda parte del match, in cui i biancoverdi hanno messo a referto la miseria di 14 punti in due quarti, in cui si è registrato un 1/6 ai liberi quando mancava un minuto e mezzo alla fine e la squadra era sotto di tre lunghezze (12/25 alla fine del match), in cui si è sbagliata la costruzione dell'ultimo tiro che avrebbe potuto mandare la squadra ai supplementari, facendo concludere un lungo dalla media distanza, invece di dar palla ad un tiratore come Vai, Paladini, Delli Guanti o Morello. 
 Eppure la GeneaBiomed aveva iniziato bene trovando subito un mini allungo sul 6-14 grazie a Vai e Paladini ed ai buoni giochi alto basso di Tardito e Oradini, bravi nello sfruttare l'uscita in raddoppio dei lunghi avversari sul playmaker chivassese dopo il pick and roll. La tripla di Arias e la rubata di Paladini segnano il massimo vantaggio sul 13-26 dopo 4 minuti del secondo periodo, prima che le triple di Mecca e Cordero chiudano il primo tempo sul 26-35. Il problema maggiore di Chivasso è la situazione falli di Oradini e Vettori, messi subito fuori gara da tre falli dubbi, considerando il metro arbitrale, che ha permesso agli avversari una difesa di stile rugbistico più che cestistico. E Oradini e Vettori si risiedono in panca dopo soli due minuti del terzo periodo dopo aver commesso il quarto fallo personale: perdita grave, perchè Oasi preme sull'acceleratore, Chivasso non trova il canestro nè dalla lunga nè da sotto le plance, ma resta attaccata alla gara sfruttando gli errori avversari. Così si arriva a 1.30" dalla fine sul 51-48 dopo il sorpasso firmato da Dabbene e Mecca, Vai fa 0/2 ai liberi, Tardito 1/2, Paladini sbaglia il tiro del pareggio, ma Oasi perde palla e lascia l'ultima occasione ai biancoverdi a 11 secondi dalla sirena. Vai però non riesce a costruirsi l'ultimo tiro e si vede costretto a scaricare su Baldin che dai cinque metri non prende nemmeno il ferro. Festeggia l'Oasi e mercoledì 14 giugno si torna al PalaBlatta per una determinante gara 3.

Roberto Viasco Pallacanestro Chivasso