domenica 12 maggio 2013

A3 FEMMINILE: PLAYOFF, TORINO VINCE E SALE IN A2



Torino, 12 maggio 2013
  
PLAYOFF, TORINO VINCE E SALE IN A2
 
Torino vince anche a Genova e chiude in due sole partite la serie di finale playoff conquistando la promozione in serie A2. Un premio strameritato per una squadra giovanissima che ha giocato da ottobre a maggio da protagonista assoluta del campionato (dove si è inchinata soltanto al Geas), della Coppa Italia (dove in semifinale ha messo in imbarazzo la corazzata Vigarano) e quindi nei playoff (chiusi con una sola sconfitta e un doppio percorso netto in semifinale e finale).
In avvio la pressione del gran pubblico accorso al PalaDonBosco e l’importanza della posta in palio sono fonti di tensione più per le padrone di casa che per le ospiti: 2-5, 4-7. Genova prende confidenza con il passare dei minuti e sorpassa sul 10-9 con De Scalzi. Le ospiti replicano con Di Giacomo, mvp del campionato torinese e non solo: 14-17 all’8’.
Al ritorno in campo dopo il primo mini-intervallo Torino spacca in due la gara: coach Petrachi opta per la zona e le biancostellate s’impadroniscono della situazione. Il break di 0-10 sfocia in un parziale di 2-14 in cui Pignetti mette ben 8 pesantissimi punti: 23-34. Il vantaggio ospite stazione per molti minuti intorno alla decina, si contrae sul 40-45, ma torna a dilatarsi grazie ad una provvidenziale tripla di Salvini che spegne subito le speranze di rimonta liguri: 42-53 al 29’ dopo due di Coen e un libero di Di Giacomo.
Nell’ultimo periodo, le torinesi gestiscono senza mai perdere la calma, opponendo alle tre triple di Cerretti, la solita concretezza di Salvini e Coen. Alla fine applausi per tutte, ma a fare festa è soltanto Torino.
 
WIDEUROPE GENOVA-PALLACANESTRO TORINO 58-71
Parziali: 19-18, 28-36, 42-54
GENOVA: Bracco n.e., Cavellini, Mancini, Belfiore 5, Cerretti 13, Manzato, Piermattei 16, Algeri 10, Iannuzzi, De Scalzi 14. All. Pansolin.
TORINO: Santuz 10, Caron, Pignetti 12, Coen 18, Tarsia , Di Giacomo 12, Martire, Albano, Salvini 17, Michelini. All. Petrachi.
 
Ufficio stampa: Beppe Naimo